Anche Christian, Davide e Aros sul podio

Sabato 28 settembre si è combattuto a Morat (BE) l’ultimo impegno dell’anno a valere quale per la classifica ranking che definisce i partecipanti alle finali nazionali di Macolin di metà novembre.

Il DYK Chiasso era rappresentato da sei combattenti.

Nella categoria élite Manrico Frigerio ha vinto la categoria + 90 kg staccando il biglietto per le sue undicesime finali nazionali individuali.

Tre gli incontri disputati ed altrettante le sue vittorie: due begli ippon e una vittoria per squalifica in finale dove l’avversario vodese esprimeva un judo negativo sanzionato, a ragione, dalla terna arbitrale.

Secondo posto invece per Christian Edouard nei cadetti -81 kg. Due begli incontri nelle qualifiche e una disattenzione costata cara in finale sono stati il suo rollino di marcia. Terzi posti per Davide Savoldelli, junior -90 kg, Aros Rosa, junior +90 kg, mentre quinto si è classificato Nevò Mirzai, junior -81 kg ancora in evidente sofferenza nella nuova categoria di peso. Al torneo ha partecipato anche Niccolò Monté Rizzi senza però ottenere risultati nella categoria cadetti -73 kg, molto numerosa ed impegnativa soprattutto per chi è al primo anno.

Sei sono dunque i chiassesi qualificati per le finali nazionali: Manrico Frigerio negli élite, Nevò Mirzai, Davide Savoldelli e Aros Rosa negli junior (under 21), Mirto Regazzoni (sabato assente) e Christian Edouard nei cadetti (under 18).

Un ottimo risultato che premia il bel lavoro di squadra in corso al dojo del DYK Chiasso di via Cattaneo 10.

Domenica 29 settembre otto giovani del DYK hanno pure preso parte al torneo di Morat riservato agli scolari. Elena Callegari si é classificata seconda nella propria poule nelle ragazze C mentre Tommaso Monté Rizzi é risultato quinto negli scolari B con tre vittorie individuali.

Hanno pure combattuto Kai Bürgisser (una vittoria e un pareggio), Alessandra Regazzoni (una vittoria e un pareggio), Leo Ruggeri (una vittoria), Luke Bürgisser (una vittoria), Matteo Vegni e Ginevra Monté Rizzi.

Essere presenti è importante, l’esperienza di gara va effettuata. Dalle sconfitte poi bisogna sapere apprendere e fare il possibile affinché si possa migliorare. A bordo tatami a seguire gli scolari era presente Paolo Levi.