Sei giovani judoka del DYK Chiasso alle finali nazionali di Macolin

Sono sei i judoka del DYK Chiasso che parteciperanno alle finali nazionali di Macolin di metà novembre.

La pubblicazione delle classifiche del ranking nazionale 2019 permette di avere conferma di tale dato. Per partecipare alle finali individuali in Svizzera è necessario figurare tra i primi 12 combattenti di categoria negli élite, tra i primi 16 negli juniores (U21) e avere conquistato quattro punti nei tornei ranking per i cadetti (U18).

Mirto Regazzoni e Christian Edouard (entrambi classe 2003) parteciperanno quindi nei cadetti (U18). Per Mirto (-73 kg) si tratta della prima partecipazione assoluta alle finali nazionali mentre Christian (-81 kg) ha combattuto anche lo scorso anno perdendo di poco la finalina per il bronzo e classificandosi quinto.

Mirto ha ottenuto la qualifica grazie alla vittoria al torneo di Arleshein (BS) ed ai terzi posti ottenuti a Oesingen e S.Gallo. Christian grazie alla vittoria al torneo di Weinfelden, ai secondi posti ottenuti a Arlesheim (BS), Rheintal, Oesingen e Morat ed ai terzi posti di S.Gallo e Spiez.

Tra gli junior (U21) si sono qualificati Nevò Mirzai, Davide Savoldelli e Aros Rosa (tutti classe 2001). Lo scorso anno (ed anche nel 2017) Davide ed Aros conquistarono la medaglia di bronzo.

Nevò (-73 kg) ha ottenuto la qualifica vincendo il torneo di Sierre, ottenendo il secondo posto ad Arlesheim ed il bronzo a Oesingen e Weinfelden. Davide – assente la prima parte della stagione a causa di un infortunio – ha ottenuto la qualifica grazie ai terzi posti ottenuti a Weinfelden e Morat. Aros si è invece qualificato grazie alle medaglie di argento di Rheintal e Oesingen ed al bronzo di Morat.

Completa il sestetto l’ élite Manrico Frigerio (classe 1990), già vicecampione svizzero, il quale ha ottenuto la sua undicesima qualifica alle finali, nella categoria +90 kg, grazie alle vittorie ai tornei di Spiez e Morat ed al terzo posto ottenuto a Weinfelden. Dopo quattro anni di assenza dalle finali Manrico si ripropone quale valido outsider in una categoria in cui sulla carta tutto è possibile.

La dirigenza del DYK si complimenta con il sestetto per l’ottenimento di questo primo importante risultato.