DYK campione d’estate, ne parliamo con il responsabile della squadra

 

Si è conclusa la prima parte del campionato nazionale a squadre di seconda lega regione 3.

Il DYK Chiasso, tornato alle competizioni dopo quattro anni di attesa, è al primo posto della classifica. In autunno si combatteranno gli ultimi due turni fuori casa con buone prospettive di promozione. Nel frattempo  è pure terminata la stagione dei tornei individuali e il DYK può già contare su sei finalisti alle finali nazionali di novembre.

Abbiamo quindi pensato di fare il punto sentendo il responsabile della squadra Manrico Frigerio per altro recente vincitore – a livello individuale – dell’ultimo torneo ranking della stagione.

  1. Se potesse riassumere in 3 parole la situazione attuale del DYK Chiasso quali utilizzerebbe?

Utilizzerei le seguenti 3 parole.

Salute:  la società sta vivendo un periodo di ottima salute sia come numeri di partecipanti (più di 150 iscritti per il solo judo), sia a livello gestionale. Tengo particolarmente a ringraziare i nostri sponsor, tra cui la Fondazione Medacta for life, che ci stanno sostenendo per le attività della squadra.

Competenza:  al DYK abbiamo a disposizione un insegnante professionista 4° dan con una laurea in scienze motorie, un secondo insegnante 2° Dan attivo professionalmente come educatore in un rinomato istituto privato in Svizzera ed un buon gruppo di cinture nere disponibile a trasmettere ai ragazzi la disciplina ed a sostenerli in occasione delle competizioni.

Risultati: il nostro solido e competente organigramma ci da’ la possibilità di partecipare a diverse competizioni in tutta la Svizzera e nella vicina Italia nel corso di tutta la stagione. In questa stagione i nostri giovani hanno ottenuto degli ottimi risultati tra i quali, mi fa piacere ricordare, le 2 medaglie di bronzo ai campionati nazionali di novembre a San Gallo ed i bellissimi 11 titoli cantonali ottenuti a Tenero in febbraio. 

  1. Parlando della squadra, quali erano gli obbiettivi ad inizio stagione?

Quest’anno la squadra è stata ricostituita dopo una pausa di 4 anni dal ritiro della precedente formazione che aveva combattuto negli anni 2007/2014. Sono stati 4 anni in cui gli insegnanti e l’intero gruppo del DYK ha ben lavorato, ciò che ha permesso di  proporre una formazione di giovani, sostenuti da qualche innesto più sperimentato, al campionato svizzero a squadre.

L’obbiettivo principale di inizio stagione era e rimane quello di far crescere i nostri ragazzi.

L’esperienza delle gare a squadre nel judo, rispetto alle più comuni gare individuali, permettono ai ragazzi di consolidare la loro amicizia, di sentirsi ancora coinvolti nella propria società di appartenenza ed infine, non esistendo le diverse categorie di età, di incontrare avversari più vecchi e sperimentati.

  1. Qual è la situazione attuale?

La classifica attuale, dopo 3 dei  5 turni previsti, ci vede in testa alla classifica del campionato.

Un risultato insperato e che ci conferma la bontà del lavoro svolto e la qualità dei nostri ragazzi.

In particolare mi permetto di segnalare l’eccellente prestazione di Nevó Mirzai, imbattuto in tutti gli incontri effettuati, il quale da settembre mi supporterà nella sua nuova veste ufficiale di capitano.

I due turni mancanti dopo l’estate saranno in trasferta e se l’attuale trend positivo proseguirà ci potrebbe permettere di classificarci nelle prime due posizioni ed ottenere la promozione nella lega superiore.

Un risultato non cercato ma sicuramente molto apprezzato se dovesse accadere!

  1. Una promozione cosa comporterebbe a livello di impegno necessario?

Nel caso dovessimo essere promossi parteciperemmo al Campionato svizzero a squadre di judo nella prima lega della regione 3 nel 2020.

Il livello agonistico delle formazioni iscritte a questo campionato è leggermente più alto ma non ci sarebbero stravolgimenti.

Si tratterebbe sempre di un campionato regionale, il che comporta delle trasferte limitate alla parte orientale della Svizzera ed anche il numero di combattenti per squadra rimarrebbe fisso a cinque  categorie, non comportando quindi l’esigenza forzata di un vivaio più ampio. 

  1. Com’è stato personalmente il suo rientro alle competizioni dopo diversi anni di stop alle attività?

Dopo i miei 4 anni di stop dalle competizioni, causa fine studi universitari e lavoro all’estero, è stata un’emozione estremamente positiva tornare alle competizioni.

Mi ha fatto e mi fa estremamente piacere combattere, in caso di necessità, in squadra insieme ai ragazzi e cercare di trasmettergli parte della mia esperienza.

  1. La scorsa settimana ha partecipato e vinto un torneo individuale ranking valevole per la classifica di qualificazione per i campionati svizzeri. È intenzionato a riprendere l’attività agonistica?

La mia vittoria al Torneo di Spiez è stata una gradevole sorpresa.

Non escludo la partecipazione ad altri tornei individuali e, nel caso riuscissi ad allenarmi in forma costante, non mi dispiacerebbe poter partecipare ad ancora qualche edizione dei Campionati svizzeri individuali tra cui l’edizione del 2020, per la quale abbiamo inviato poche settimane fa la candidatura per organizzarli a Chiasso.

Tuttavia ritengo che il mio ruolo principale sia quello di trasmettere ed insegnare ai ragazzi piuttosto che provare a raggiungere soddisfazioni personali nelle competizioni.

Grazie mille Manrico,  auguriamo alla squadra DYK buone vacanze estive ed un grosso in bocca al lupo per gli ultimi due turni!

(L’intervista é stata pubblicata sull’Informatore del 28 giugno 2019)