Marco Frigerio (6°dan FSJ, esperto judo GS) ci propone due hairi-kata che si concludono in kata-te-jime, uke Mattia Frigerio (2° dan FSJ, monitore GS).

Strangolamenti e leve permettono di risolvere situazioni complicate nell’ambito di una competizione. Non è importante essere un grande esperto nella lotta al suolo, quello che è decisivo è sapere applicare bene qualche passaggio conclusivo.

Kata-te-jime (strangolamento con una mano sola) è uno strangolamento efficace.

Il primo passaggio proposto è la forma classica: uke è in posizione di difesa a quattro zampe (foto 1). Importa qui per tori allargare adeguatamente il bavero nel quale verrà inserita la mano che procede con lo strangolamento (foto 2).

Di seguito schiacciando verso il basso con il proprio corpo tori arriva ad allungare uke sulla pancia. Importante è evitare che la mano destra di uke arrivi ad allargare il bavero. Per una esecuzione efficace dello strangolamento il corpo di tori deve continuare a schiacciare verso il basso, se del caso, l’anca verrà portata in avanti per maggiore pressione (foto 3).

Il secondo passaggio proposto è una variante a partire dalla medesima posizione (foto 4). Uke viene fatto passare al di sopra di tori che si distende sul fianco destro dopo avere afferrato il pantalone e posizionato la mano per lo strangolamento (foto 4-6).

Importa qui che il contatto venga mantenuto durante l’intera rotazione (foto 7).

Il finale prevede che tori sia posizionato di modo da controllare la spalla destra di uke in modo da impedirgli di ruotare sulla pancia (foto 8).

Marco Frigerio / Chiasso, 26 dicembre 2017