Campionati del mondo di judo 2019

Nell’ultima giornata al Giappone una competizione a squadre “mozzafiato”

 

Si sono conclusi oggi i campionati del mondo di judo 2019.

Nelle competizioni individuali il Giappone ha conquistato 4 medaglie d’oro mentre la Francia ne ha vinte tre, le due nazioni hanno riportato la metà dei titoli in palio essendo 14 le categorie di peso previste (7 maschili e 7 femminili).

Su tutti da segnalare la prestazione straordinaria di Shohei Ono, campione olimpico in carica, vincitore del suo terzo titolo mondiale e dominatore della categoria -73 kg. Gli uchi-mata (tecnica di gamba complessa nota a chi pratica la disciplina) con cui riesce ad ottenere la vittoria sugli avversari sono un gioiello raro. La sua compostezza sul tatami pure. Gli altri titoli giapponesi sono stati ottenuti da U.Abe (-53 kg), già campionessa in carica, J. Maruyama (-66 kg) al suo primo titolo – che saputo gestire semifinale e finale pur zoppicando vistosamente – e A.Sone (+78 kg).

Le tre medaglie d’oro francesi sono state ottenute dall’esperta C.Agbenenou (-63 kg), dopo un golden score durato una decina di minuti … , M.Gahie (-70 kg) e M.Malonga (+78 kg).

Tra gli altri neo campioni del mondo da segnalare l’israeliano Sagi Muki (-81 kg) che, oltre a superare gli avversari, ha dovuto anche mettersi alle spalle l’irriverenza del combattente egiziano che, battuto in semifinale, si è rifiutato di stringergli la mano. Un peccato che la Federazione Internazionale non abbia ritenuto di sanzionare un tale comportamento altamente diseducativo.

Nell’ultima giornata era in programma la competizione a squadre che prevede incontri a sei tra formazioni composte da tre uomini (-73 / -90 / +90) e tre donne (-57/-70/+70). E , come già lo scorso anno, non potevano essere che Francia e Giappone a contendersi il primo posto.

Le competizioni a squadre sono per loro natura spettacolari e, la finalissima, non ha certo deluso le attese dei numerosi estimatori dell’arte marziale più diffusa al mondo.

Al termine il Giappone si è imposto 4 a 2, ma il risultato è stato acquisito dopo estenuati battaglie dei singoli. Decisiva in particolare la giapponese Hamada, che si è presa la rivincita della finale individuale, superando la francese Malonga. Molto bello anche l’incontro tra il francese Clerget, terzo nei – 90 kg nell’individuale, e il giovane giapponese Murao che sino all’ultimo ha cercato di sorprenderlo finendo poi immobilizzato in sankaku-gatame (immobilizzazione a triangolo) ad golden score inoltrato.

Al terzo posto si sono classificate le formazioni di Russia e Brasile, a dimostrazione dell’universalità della disciplina.

Per la Svizzera quattro erano i combattenti presenti all’evento: Nils Stumpf, Fabienne Kocher, Evelyne Tchopp e Cyril Grossklaus . Di questi solamente Grossklaus è riuscito a vincere due incontri, prima di essere fermato dallo svedese Nyman poi giunto quinto nei – 90 kg.

 

Di seguito i campioni del mondo 2019:

  • 60 kg Chkhvimiani (GEO)
  • 66 kg Maruyama (JPN)
  • 73 kg Ono (JPN)
  • 81 kg Muki (ISR)
  • 90 kg Van T End (NED)
  • 100 kg Fonseca (POR)
  • +100 kg Krpalek (CZE)

 

  • 48 kg Bilodid (UKR)
  • 53 kg Abe (JPN)
  • 57 kg Deguch (CAN)
  • 63 kg Agbegnenou (FRA)
  • 70 kg Gahie (FRA)
  • 78 kg Malonga (FRA)
  • +78 kg Sone (JPN)

 

  • Giappone (a squadre)