- L’autore con il secondo volume della trilogia
- “Il Raccoonto di Maruyama”
- Un momento della presentazione
- Il gruppo di allenamento di domenica 4 maggio
Domenica 4 maggio corre l’anniversario della morte di Jigoro Kano, il Fondatore del judo.
Al DYK Chiasso si è ricordato l’evento con l’allenamento mensile tradizionale tenuto da Mattia Frigerio, al quale hanno partecipato una ventina di giovani, e con la presentazione del secondo volume della trilogia sul judo e il Giappone di Marco Frigerio si recente pubblicazione.
Ottavio Bernasconi ha presentato l’autore ricordando qualche aneddoto del passato: l’esame di 1° dan, le trasferte per gli allenamenti a Milano, lo stage di Bertinoro del 1985.
L’autore ha evidenziato come il vero protagonista della trilogia sia il JUDO, disciplina dalla quale attingere insegnamenti e educazione che può e deve durare una vita. “Il Racconto di Maruyama” narra la storia (di fantasia) di Hiroshi, personaggio che accompagna il Fondatore in tre trasferte all’estero e che trascorre il finale della propria vita alla ricerca del riscatto personale dopo essere divenuto (senza colpa) un criminale di guerra avendo fatto parte della kempai a Singapore.
Manrico e Mattia Frigerio hanno letto il capitolo 9 del racconto che narra le gesta di Jigoro Kano alle olimpiadi di Los Angeles 1932, allorquando tenendo una conferenza all’Università della California del sud ebbe ad esprimere i principi del judo (“miglior impiego dell’energia” e “prosperità e mutuo benessere”) e ad indicare il senso vero della disciplina. “Kano era palesemente contrario a ogni espressione di nazionalismo; il suo judo – praticato in judogi bianco, tenuta che rendeva tutti uguali – non aveva confini ed era pensato per il mndo intero.”
Ai soci presenti e a Rocco e Albertina Romano (graditi ospiti) che con il DYK hanno condiviso parte della storia è poi stata regalata una copia con dedica.
Buona lettura e arrivederci alla presentazione del terzo volume “Le Memorie di Saito“.