Una stagione particolare, quella in corso, in cui non sono permesse competizioni ed eventi. Chi pratica judo, in una associazione affiliata alla Federazione Svizzera di Judo, è tuttavia auto

rizzato a praticarlo in forma ordinaria (“a contatto”) sino ai quindici anni, ma – a partire da quell’età – il contatto è vietato e agli interessati vengono proposte forme di allenamento “senza contatto”.

Al DYK Chiasso la stagione 2020/2021 coinvolge, per i corsi judo, circa 120 soci attivi; un risultato decisamente buono considerando il periodo anomalo. La maggior parte dei praticanti sono bimbi e ragazzi. Per loro il DYK ha organizzato gli esami di grado.

Numerosi i promossi, dopo avere sostenuto le prove di caduta, di esecuzione di proiezioni e di tecniche di controllo al suolo; senza dimenticare che di tali tecniche è richiesta la conoscenza dei nomi giapponesi. Sono quindi state distribuite, oltre al diploma che attesta il grado conseguito, le nuove cinture da bianca/gialla a verde. Alle tre neo cinture verdi è stato anche regalato il libro “JUDO i protagonisti della storia” perché approfondire le proprie conoscenze è sempre importante.

Una soddisfazione per chi ha ottenuto la promozione ed anche per chi a questi gruppi ha insegnato la disciplina: Paolo Levi e Mattia Frigerio.

Il colore della cintura, nel judo, indica il livello di conoscenza; non costituisce mai un punto di arrivo. Il nuovo grado va letto sempre come una ripartenza verso altri traguardi e obiettivi. Nel judo non si è infatti mai finito di imparare, come per altro ha dimostrato “l’effetto Covid”, che ha portato gli insegnanti a proporre nuove forme di pratica e ad approfondire temi che usualmente, nel judo sportivo, vengono accantonati. Per assurdo la pandemia ha permesso di aprire nuovi orizzonti ed un ritorno alle origini del judo.

Il 2021 è alle porte, essendo tuttora sospese tutte le attività agonistiche, è impossibile porsi obiettivi sportivi il DYK auspica quindi che tutti abbiano occasione di praticare migliorando le proprie tecniche e comprendendo il senso del judo che è impegnarsi a fondo per migliorare sé stessi sempre e comunque al beneficio di tutti.